Paolini davanti a 500 spettatori dalla cava Arcari di Zovoncedo (Vicenza), sui Colli Berici. Il luogo della recita è stato reputato il più suggestivo per dare l'idea di freddo, di sofferenza e angoscia.
mercoledì 31 ottobre 2007
martedì 30 ottobre 2007
La giusta distanza
clicca sul titolo
Visto stasera per scelta di Paola. Da vedere. Dura il giusto, apre su un delta del Po che sembra un danubio, proprio belle le inquadrature d'inizio. Non parlo del film e rimando alla scheda e alla visione diretta. Parlo della sala:
Cinema Principe C. G.
Viale Matteotti - Firenze. Telefono: +39 055 575 891
Il film è cominciato alle 16,30 come da programma. Non una réclame. Impianto sonoro "a norma" di decibel, forse anche per merito di Mazzacurati e della colonna sonora.
Tutta un'altra cosa al
Cinema Warner Village
Via Del Cavallaccio - Firenze. Telefono: +39 0557 870 000 che mi offre la minima distanza da casa e il posteggio garantito gratuito. Ma a patto di non dimenticare a casa i tappi degli orecchi e non aver bambini da accompagnare. Perché finirei col pentolone (non esagero) del popcorn con l'odore d'America ormai incancellabile e l'ettolitro di bevanda zuccherata nel bicchierone di carta. Nipotini tra pochi anni sordi e sorci (Fat, nel senso americano di gonfio più che grasso). In ognuna delle multisale il film comincia 20 minuti dopo l'inizio. Sono 20 minuti di inquinamento acustico allo stato puro, esaltato dagli impianti surround tridimensionali (fronte retro laterale). Non c'è scampo, qualsiasi sia l'ubicazione della poltrona da te scelta. Le immagini adeguate al sonoro. Questo vale anche per le proiezioni di film per bambini. Madness.
Al Principe siamo ancora Europa, al Warner Village c'è la bandiera a stelle e strisce. Il Principe ha 2 sale, il Warner una dozzina.
"Non sono un assassino"
di Frédéric Chaussoy
Modena, 27 ottobre 2007 - 1h 37' 50"
DIBATTITO - Evento organizzato da LiberaUscita
Argomenti: BIOETICA, CULTURA, DIRITTI CIVILI, DIRITTO, EUTANASIA, LIBRO
POLITICA, SALUTE, SANITA', SCIENZA, SOCIETA', TESTAMENTO BIOLOGICO
(di più)
Nota intravagante
La vita secondo Woody Allen
La cosa più ingiusta della vita è come finisce.
Voglio dire: la vita è dura e impiega la maggior parte del nostro tempo... Cosa ottieni alla fine? La morte. Che significa! Che cos'è la morte? Una specie di bonus per aver vissuto?
Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato.
Bisognerebbe iniziare morendo, così ci si leva il pensiero.
Poi, in un ospizio dal quale si viene buttati fuori perché troppo giovani.
Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare per quarant'anni, fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione. Seguono feste, alcool, erba e il liceo.
Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino, giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisci il tutto con un bell'orgasmo!
III
I gesti di cura
Oggi pomeriggio ho partecipato al quarto incontro (come gli altri aperto a tutti) relativo alla formazione di volontari per l'assistenza alle persone malate che sono alla fine della vita, che è un bel modo di confrontarsi con la propria finitezza. Massimo e Valeria sono due infermieri dell'Unità Operativa di cure continue palliative che ha sede all'IOT di Viale Michelangelo. Ero curioso di conoscere Valeria, perché era stata lei a rispondermi al telefono il giorno in cui indirizzai a loro Mario e Maria alle prese con il fine vita di Maria. Nel post II raccontavo che "Avevo telefonato al FILE di via S.Niccolò e lì mi avevano dato il telefono dell'Unità Operativa: 055/6577609. Al telefono trovai Valeria, dolce e gentile. E tutto fu facile".
Giovane, dolce e gentile davvero. Laureata, ha scelto di lavorare come infermiera con i malati terminali (non si chiamano più così, perche terminali siamo tutti, ma non ho ancora imparato la terminologia aggiornata) per una spinta interiore oltreché per sfuggire all'alternativa della corsia con due infermieri e quaranta malati indicati necessariamente come "letto n.5, 9, 12...operato stomaco, fegato, cardiopatico...Insomma indicati non col nome ma con il posto e la malattia. Curare il malato "terminale" a casa o in Hospice dà tutta un altro sapore al proprio lavoro.
Anche Massimo è un vocazionale convinto; giovane anche lui ma con più anzianità di servizio di Valeria. Fa la sua relazione scrivendo sul tabellone cartaceo le parole
SPAZIO
TEMPO
ATTENZIONE
RECIPROCITA'
ESPERIENZA
le cui prime lettere (viste in verticale) costruiscono la parola STARE insieme accanto vicino ...al malato costruendo lo spazio, utilizzando il tempo, prestando attenzione, in un rapporto di reciprocità, il tutto via via ridisegnato sulla base delle esperienze vissute durante il rapporto...Non riesco a dare bene il senso delle emozioni più che dei concetti trasmessi da Massimo e Valeria. E da due tra gli ascoltatori presenti (una signora e un uomo di mezza età) che prendono la parola per testimoniare il valore di spazio tempo attenzione reciprocità esperienza vissuto nella realtà insieme a Massimo e Valeria che hanno accompagnato nel fine vita i rispettivi partner (quelli dei due ascoltatori per intendersi).
Nella vita ho assistito e partecipato a migliaia di incontri, riunioni, convegni, tavole di tutte le forme...ora, meno giovane, assaporo un tipo di meeting intenso e più vero...Sento di vivere il titolo dell'incontro di oggi con due infermieri venuti ad aiutarmi e curarmi: "La relazione di aiuto attraverso il contatto: i gesti di cura".
Il prossimo incontro, tra una settimana, ha per titolo:
Quando il tempo si è fatto breve: stare accanto alla persona malata/morente e alla sua famiglia: la comunicazione, la relazione, la spiritualità.
lunedì 29 ottobre 2007
Creatività
Fortezza da basso, 25-28 ottobre 2004
Sul piazzale davanti all'entrata. Mi sembra di riconoscerlo.
Qualche foto prese durante la visita del 26 ottobre.
Villa Vogel Sede del quartiere 4. Marisa in mostra.
26-30 ottobre.
domenica 28 ottobre 2007
L’ultima lezione di Randy Pausch.
di Antonio Sofi,
sabato 27 ottobre 2007
Divertissement
Il punto debole
Se due uomini si azzuffano tra loro e la moglie di uno di essi si avvicina per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote, e stenderà la mano e prenderà costui per le sue parti vergognose, mozzale la mano. Il tuo occhio non le perdoni.
(Bibbia, Deuteronomio, cap.25, versetto 11).
Dopo il danno le beffe:
E' escluso dall'adunanza del Signore chi ha i testicoli tagliati e il membro virile mutilato (c.s. Deuteronomio, cap.23, versetto 2)
Nota: Il deuteronomio è l'ultimo libro del Pentateuco che comprende i primi 5 libri della Bibbia: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio.
venerdì 26 ottobre 2007
II
Il primo giorno, che su indicazione di amici sono andato al 4° piano dello IOT, alla UCCP (Unità di cure continue palliative ndr) - io e mia moglie Maria - a mostrare i vari referti radiologici, che la condannavano inesorabilmente, siamo entrati con le lacrime agli occhi, raccontando la sventura che ci stava schiacciando.
Le persone, gli argomenti, l’ambiente ci hanno fatto uscire da quelle stanze, sereni, confortati, rassicurati, in quelle parte dei nostri dubbi, che più ci assillavano, cioè IL DOLORE .
Da quel giorno 6 Maggio 2006, dopo aver compilato il Testamento Biologico sul modello BIOCARD, tutto il gruppo cure palliative è entrato a far parte della mia famiglia, cane e gatti compresi.
Noi andavamo da loro, (siamo vicini di casa alla IOT), questo fino a che mia moglie poteva camminare, loro venivano da noi e, via via che il male inesorabile avanzava, erano sempre più presenti da noi, con i consigli e le cure palliative. Si parlava del male , ma anche del bene, nel senso che si parlava di tutto e questo era di conforto a Maria e tutti noi.
Posso dire che i nostri timori ( il dolore) conseguenti alla malattia, sono stati fugati dalla continua, professionale assistenza medica e psicologica di queste persone.
Mia moglie era cosciente di quello che si attendeva: la morte; non ne aveva paura, era in pace con se stessa e con tutto il creato. Temeva solo il DOLORE.
Fino all’ultimo momento gli chiedevamo: hai dolore? .
La risposta è sempre stata : no!
Cari,nuovi, amici del FILE, grazie . Mario.
Questa è una lettera inviata anche a me, per conoscenza, perché avevo aiutato Maria e il marito Mario a contattare l'Unità Operativa di cure continue palliative che ha sede presso lo IOT, ex istituto ortopedico, del Viale Michelangelo - dalle parti del Piazzale omonimo che tutti conoscete - Primario il dott. Piero Morino. Avevo telefonato al FILE di via S.Niccolò e lì mi avevano dato il telefono dell'Unità Operativa: 055/6577609. Al telefono trovai Valeria, dolce e gentile. E tutto fu facile.
Così spiego un po' il mio interesse al corso di cui al post precedente. D'altronde "Non dobbiamo dimenticare - dice Guarneri - che la cosa più stupefacente al mondo è che tutti noi, prima o poi, dovremo morire. Tanto vale vivere con pienezza e coscienza e, come dice Tiziano, ridere il più possibile."
In questi ultimi tempi ho visto rientrare in grembo a madre Natura alcuni amici; tra cui Danilo di cui ho parlato; in questo momento all'ospedale di Bibbiena M.B. è in coma irreversibile da pochi giorni. E' una donna anziana, vivacissima di spirito, modernissima di idee. Ci uniscono stima e affetto: Il mio abbraccio a lei e al marito, altro personaggio, e il mio augurio: ti sia la morte lieve. E così sarà: a Bibbiena c'è un bel gruppo di leniterapia e tutti me ne parlano bene.
I
Ieri l'altro, mercoledi 24 ottobre 2007, ho presenziato al terzo incontro per volontari in leniterapia, in via S. Niccolò 1, qui a Firenze. C'è la sede del FILE (Federazione Italiana di Leniterapia). Proprio accanto alla torre S.Niccolò, all'inizio della scalinata che sale al Piazzale Michelangelo. Sul lungarno Corsini. Un androne, un atrio d'accoglienza, una piccola stanza per ufficio, un locale per gli incontri (30 sedie più o meno), a pianoterra. Conto i presenti: 30 donne, 3 uomini. Età media, diciamo, 50. Si tratta del "III Corso Per Volontari In Leniterapia" - leggo dal dépliant - 10 ottobre-3 dicembre 2007. Prendersi cura della vita: conoscere per accompagnare chi è alla fine della vita. Percorso di incontri per un impegno individuale e sociale.
Stasera abbiamo come relatori Angela Staude Terzani (sì, la moglie), Lodovico Guarneri, scrittore, Roberta Cini, psicologa del CALCIT (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) di Ponte a Niccheri (Antella, zona Grassina, verso il Chianti).
All'inizio un breve saluto del dott. Piero Morino che, vengo a sapere, ha accompagnato Tiziano Terzani nel periodo di fine vita. Angela racconta la storia di un lungo rapporto col marito giornalista corrispondente di guerra, spesso assente lontano e in relativo pericolo di vita, analizza con parole semplici in tono pacato e tranquillo la complessità e vivacità e bontà dei rapporti tra marito e moglie, il continuo gioco d'equilibrio tra autonomia delle singole persone in una famiglia di marito moglie figli e l'intreccio di rapporti umani solidali del gruppo così ristretto e così - nel caso - aperto al mondo vasto e vario. Insomma è la moglie di un uomo non comune in una situazione di ordinaria straordinarietà. La fatica e la gioia di reggere un equilibrio "familiare" nel piuttosto lungo periodo di fine vita vissuto da Tiziano...Ascolto con molto interesse, data anche la mia condizione di marito con matrimonio quarantennale felicemente in corso. Diversità tra una storia letta e una raccontata da chi l'ha vissuta.
Lodovico ha scritto un libro sulla sua esperienza di vita vissuta per 8 anni insieme al cancro e continuata da 6 anni in assenza dello stesso. Anche qui l'immediatezza del rapporto relatore uditori, in un ambiente di consapevole partecipazione e comprensione. Quando chi parla sta tra amici in grado di capire quasi fino in fondo esperienze che solitamente si vivono in solitudine. Lodovico, come Angela, parla a ruota libera come in una pubblica confessione di antichi monaci cenobiti, perde il filo ma non l'humor, riprende e prosegue sorridendo quando dice che ha superato la morte forse perché non ne ha avuto paura e non le ha opposto resistenza. (Mi viene in mente l'episodio di una persona caduta dal terzo piano e rimasta illesa perché arrivando a terra svenuta il suo corpo non ha bloccato muscoli e tendini...una cosa così non so quanto vera). Lodovico ha un linguaggio comunicativo come del resto Angela: lei con una inflessione straniera appena percepibile, lui con un accento pisano-livornese appena percettibile, ma simpatico. Leggerò il libro di Lodovico Guarneri e ne potrò riparlare. Intanto darò un'occhiata alla locandina online.
Roberta è una donna estroversa e simpatica, esuberante, anche fisicamente; parla delle sue esperienze di musicoterapia e visualizzazione (?) con i malati di Ponte a Niccheri. Dice un gran bene della primaria del reparto di oncologia, non illustra un trattato di psicologia, semplicemente parla delle sue esperienze ventennali come volontaria di cure palliative. La musicoterapia mi richiama immediatamente all'esperienza di Wolgang Fasser incontrato pochi giorni fa a Becarino di Poppi, rivedo la saletta con gli strumenti a percussione, con quel tavolo che accarezzi da sotto e senti vibrazioni da arpeggio. La partecipazione dei presenti è viva ed animata. Mi sento in un ambiente davvero terapeutico.
Penso con dispiacere che lunedi prossimo avrò difficoltà ad arrivare in tempo per ascoltare Antonia, Massimo e Valeria sul tema "La relazione di aiuto attraverso il contatto: i gesti di cura".
giovedì 25 ottobre 2007
Una serata con Marco Travaglio - di Articolo 21
Una trasmissione video con Marco Travaglio. Tutta da vedere
http://www.articolo21.info/editoriale.php?id=2842
mercoledì 24 ottobre 2007
Clicca e ascoltalo
Imagine Imagine there's no heaven, It's easy if you try, No hell below us, Above us only sky, Imagine all the people living for today... Imagine there's no countries, It isn't hard to do, Nothing to kill or die for, And no religion too, Imagine all the people living life in peace... Imagine no possessions, I wonder if you can, No need for greed or hunger, A brotherhood of men, imagine all the people Sharing all the world... You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one, I hope some day you'll join us, And the world will live as one. | Immagina Immagina che non ci sia un paradiso, È facile se ci provi. Niente inferno sotto di noi, Sopra di noi soltanto il cielo. Immagina che tutti quanti Vivano per il presente... Immagina che non ci siano nazioni, Non è difficile farlo, Nulla per cui uccidere o morire, E nessuna religione, Immagina che tutti quanti Vivano in pace.. Immagina che non ci siano proprietà, Mi chiedo se ci riesci, Nessuna necessità di cupidigia o fame, Una fratellanza di uomini, Immagina che tutti quanti Condividano tutto il mondo... Tu dirai che sono un sognatore, ma non sono l’unico, Spero che un giorno ti unirai a noi, E il mondo sarà come una cosa sola. |
Una bugia come augurio. Clicca sull'immagine e fai partire Youtube.
peace in the world they can have it.
The only trouble is they are not aware
they can get it.
John: "Peace."
Beatles press conference, Tokyo, 1966
John Lennon, 1968
and work on cleaning and healing our planet,
instead of further destroying it.
Svegliamoci, andiamo insieme e lavoriamo a pulire e guarire il pianeta invece di continuare a distruggerlo.
Let's not waste one more day in creating a machinery of destruction.
Give us a chance.
On behalf of ourselves and all species on Earth.
We can do it.
We must.
Address to the United Nations, 2005
lunedì 22 ottobre 2007
Clicca sull'immagine e fai partire Youtube
On October 9th 2007, Yoko Ono unveiled the IMAGINE PEACE TOWER on Videy Island, Reykjavik, Iceland.
domenica 21 ottobre 2007
Ceramica
Artigianato italiano d'eccellenza.
Marisa Coppolino, al lavoro nel laboratorio di via Palazzo dei Diavoli 4r.
MOSTRA DI PITTURA E CERAMICA
ENTRANDO NELLE FORME
CHIOSTRO DI VILLA VOGEL VIA DELLE TORRI 23/ VIA CANOVA
INAUGURAZIONE 24/10/07 ALLE ORE 18,00
ORARIO MOSTRA DALLE ORE 15,30 ALLE 20,00 FINO AL 30/10/07
Marisa, siculo toscana, Marisa sindacalista in azienda, cuoca in cucina, artista in laboratorio...
Nelle foto qui visibili la vediamo alle prese coi fornelli come esperta di risotto di mare e caciucco, in visita a Paolo Staccioli ceramista in mostra a Boboli, al lavoro nel suo laboratorio qui all'Isolotto, ormai nobile quartiere che con lei arricchisce la fauna eccellente di questa zona Firenze Sud-ovest, una volta reietta, oggi invidiata da tutta la città (Hug!). Ciao, Marisa! Tutti a Villa Vogel da qui al 30 ottobre.
Ricordando la visita fatta insieme a te al museo delle porcellane, in cima al giardino di Boboli (che vista meravigliosa) il 18 dicembre 2005, Paola e Barbabianca ti abbracciano e ti adagiano delicatamente in bocca al lupo.
sabato 20 ottobre 2007
Occhio, ragazzi (IV)
Ha ragione Paolo de Andreis: ad aprire il numero odierno di Punto Informatico c'e' da deprimersi. La peggiore delle notizie (peggio ancora dei soldi buttati per italia.it che pare chiudera') e' il provvedimento agostano del governo approvato nei giorni scorsi sulla istituzione di una tassa di registro per tutti i siti web che abbiano finalita' editoriali (una definizione molto ampia dentro la quale sta praticamente ogni pagina web). Gia' una volta qualche anno fa il governo di questo paese e' rumorosamente inciampato sulla definizione di "prodotto editoriale" su Internet, oggi decide di rifarlo con la smemoratezza e la pochezza che rende questo paese una landa tecnologicamente depressa.
Mantellini
Ivi è Romena
There Romena lies
Giovedi 18 ottobre al castello di Romena, chiuso al pubblico per motivi di sicurezza, con Paola Giovanna con Happy collie di razza e Francesca White, che ha finito la traduzione della mia "Guida per turisti vip", Dante e il Casentino, di prossima uscita in italiano, francese e inglese. Sempre che si trovi l'ufficiale pagatore...Francesca è un'italoangloamericana nata in America negli anni quaranta, vissuta a Firenze, abitante a Londra, passeggia lungo il pianeta (Cina, States..) e, quando può, viene a Firenze, come ora per 5 giorni. Era tanto che mi chiedeva di visitare il Casentino dopo che il mio fascicolo l'aveva messa a curiosare sul libro di Ella e Dora Noyes, Londra New York 1905, The Casentino and its story, cap X, Dante in the Valley. Non che fosse nuova del Casentino, ma voleva rivedere Romena e non era mai stata al castello di Porciano. Castello anch'esso chiuso per gran parte della settimana, ma aperto a chi paga il soggiorno, come la coppia di americani con doppia casa in Florida e Tennessee incontrati sul cancelletto d'entrata al giardino di fronte alla torre. Da americani si sono presto intesi e così dopo pochi minuti eravamo tutti e quattro, escluso Happy, sulle rampe ascensorate della torre a guardare Romena e il Casentino proprio là dove la valle tra brutti porci più degni di galle che d'altro cibo fatto in uman uso dirizza prima il suo povero calle. L'espressione estatica di Francesca di fronte al barba recitante. D'altronde era un dovere, perché il suo lavoro di traduzione non viene a oberare il mio budget.
.
E' stata una bella giornata, limpida e fresca senza essere ancora fredda come nel momento in cui scrivo. A Poppi il castello che Francesca conosceva, ma non dopo gli ultimi bei restauri e il plastico della battaglia di Campaldino che puoi vedere in foto qui.
Occhio, ragazzi (III)
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell'Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
Postato da Beppe Grillo
venerdì 19 ottobre 2007
Occhio, ragazzi (II)
Sto ricevendo moltissime email e commenti di critica sul disegno di legge
“Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale”.
Una precisazione: il disegno di legge non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.
Ho letto il testo oggi per la prima volta e la mia opinione è che vada immediatamente bloccato il disegno di legge che, nei fatti, metterebbe sotto tutela Internet in Italia e ne provocherebbe probabilmente la fine.
E’ una legge liberticida, contro l’informazione libera e contro i blogger che ogni giorno pubblicano articoli mai riportati da giornali e televisioni.
Io faccio parte del Governo e mi prendo le mie responsabilità per non aver intercettato il disegno di legge, ma per quanto mi riguarda questa legge non passerà mai, anche a costo di mettere in discussione l’appoggio dell’Italia dei Valori al Governo.
Postato da Antonio Di Pietro
giovedì 18 ottobre 2007
http://www.repubbli
Domanda n.2: quanto durerà la pazienza, il conformismo, la finta stupidità di migliaia di preti frati monache ordini religiosi associazioni cattoliche studiosi e letterati "credenti" costretti a digerire davanti al mondo le pie atroci banalità di papi cardinali vescovi nunzi monsignori prelati che fermano il sole bloccano la luna rendono tendono a rendere la vita di tanta gente simile a quella di Eluana Englaro? ***
Domanda n.3: quanto durerà l'appoggio massiccio in uomini e mezzi, rai tv giornali agenzie di stampa di tanta borghesia affarista e forcaiola se non anche ottusa a questa nobiltà di kappa croce e spada che interpreta D.Chisciotte camuffato da vecchio Cid campeador?
Domanda n.4: quando arriverà il momento della resa dei conti per questa navicella curiale in via di precipitazione costretta a scegliere tra l'impatto catastrofico dello scisma o l'atterraggio d'emergenza di un nuovo Concilio?
Iustinïano, se la sella è vòta?
Sanz'esso fora la vergogna meno. 90
Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota, 93
guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? 120
O è preparazion che ne l'abisso
del tuo consiglio fai per alcun bene
in tutto de l'accorger nostro scisso?
mercoledì 17 ottobre 2007
Occhio, ragazzi
C'è una nuova battaglia da combattere: se Internet debba rimanere libera e gratuita, come lo è se rimane in mani pubbliche, o se debba essere controllata. Controllare Internet non è facile ma ci sono i modi per farlo. Ci sono pochi sistemi per accedere alla Rete: se venissero privatizzati li vorrebbero controllare. Questa è una delle più grandi battaglie negli Stati Uniti, ora."
Noam Chomsky
Intervistato da Beppe Grillo
Con i se e con i ma
Segnalazione
La storia a rovescio di Leonardo. Due post lunghi, interessanti, quasi divertenti. Sono lunghi: se hai fretta sorvola.
Se avesse vinto Rosi Bindi
Se B WW diventasse Presidente (o all'incirca)
PRESS RELEASE
By LUISA MORGANTINI
Vice President of the European Parliament
Solidar's Silver Rose Award to the Parents Circle Families Forum:
A hope for peace, justice and reconciliation for Palestinians and Israelis
Brussels, 16th October 2007
"I am very proud and glad that the Silver Rose jury accepted my proposal to dedicate this year's Solidar Silver Rose Award, in its "International category - Peace and Reconciliation" to the Parents Circle Families Forum (PCFF)."PCFF is made up of over 500 bereaved families from both Israel and Palestine, promoting dialogue and true reconciliation" declared Luisa Morgantini Vice President of the European Parliament on the occasion of the Silver Rose Awards ceremony, today 16th October in the EP, in Brussels.
"The Israeli Aaron Barnea and the Palestinian Aziz Abu Sarah, have been rewarded on behalf of all the families of the Forum of Parents Circle who have directly experienced the suffering and loss caused by the longstanding tragedy of the conflict. All of them have tried to build their families despite the loss of their loved ones through violence.
The Forum strives to change perceptions of the "Enemy" and to struggle against attitudes of violence and of vengeance: they organize dialogue meetings in Israeli and Palestinian secondary schools, involving some 40,000 students in more than 1,000 classroom sessions each year, seminars and training for young people to build dialogue, but also "Reconciliation Workshops" attended by thousands of adults in Israel and the Palestinian Authority, summer camps for children from bereaved Israeli and Palestinian families and many other examples that represent the real hope for a just a sustainable peace between Israelis and Palestinians.
Their aim of humanising the conflict and encouraging a genuine dialogue is extremely important in order to genuinely build a peaceful solution, starting by involving the two wounded civil societies and people. As Nurit Peled - rewarded with the Sakharov Price in 2001 by the European Parliament and herself a member of a bereaved family - says, the military occupation is killing both Palestinians and Israelis: the Parents Circle Forum also recognizes the need for justice for all.
They really need and deserve all our support and help in order to educate and influence the public and policymakers to stop the violence and to achieve a political agreement, based on the mutual respect of two peoples in two independent and secure States".
SOLIDAR is an independent international alliance of non-governmental organisations (NGOs) who are involved in social service provision, international co-operation, humanitarian aid and life-long learning, and are historically linked to the free and democratic labour and trade union movement.
Solidar's Silver Rose Awards celebrate the outstanding achievements of individuals and organisations that are active in the fight for social justice.
Every year, Solidar receives nominations from around the world. The winners, chosen by the Silver Rose jury, are people or organisations, working in civil society, who dedicates their work to bringing about a fairer and more just society.
Further information Luisa Morgantini 0039 348 39 21 465 or Brussels Office 0032 2 28 45 151
Luisa.morgantini@europarl.europa.eu www.luisamorgantini.net
More info about Parents Circle– Families Forum (PCFF), Israel/Palestine: http://www.theparentscircle.com/
Abbuffata casentinese
Le tagliatelle di Piero
Domenica 14 ottobre, in quel di Becarino, comune di Poppi in Casentino, ascolto Sergio, ammiro Wolfgang, ma il richiamo della foresta viene dalle tagliatelle di Piero. Grazie a tutti. Una preghiera (che rimarrà inascoltata): cara Marisa, in queste abbuffate usiamo il self service. Non mettermi quel gran piatto di antipasti coi crostini e tutto il resto, quando a seguire aspettano le tagliatelle di Piero, lo sformato, il coniglio, l'arista, lo stufato, l'arrosto misto con la nana, la torta e magari i cantucci col vin santo.
mercoledì 10 ottobre 2007
Spoon River sulla collina di S.Miniato.
(Il cimitero monumentale si trova dietro la basilica di S.Miniato, sopra il Piazzale Michelangelo)
Andavo a ballare a Chandlerville,
e giocavo a carte a Winchester.
Una volta ci scambiammo i cavalieri
al ritorno in carrozza sotto la luna di giugno,
e così conobbi Davis.
Ci sposammo e vivemmo insieme settant’anni,
divertendoci, lavorando, crescendo dodici figli,
otto dei quali ci morirono,
prima che arrivassi a sessant’anni.
Filavo, tessevo, tenevo in ordine la casa, assistevo i malati,
curavo il giardino, e alla festa
andavo a zonzo per i campi dove cantavano le allodole,
e lungo lo Spoon raccogliendo molte conchiglie,
e molti fiori ed erbe medicinali—
gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate.
A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, ecco tutto,
e passai a un dolce riposo.
Cos’è questa storia di dolori e stanchezza,
e ira, scontento e speranze cadute?
Figli e figlie degeneri,
la vita è troppo forte per voi—
ci vuole vita per amare la vita.
(In omaggio a Giusi Merli -perfetta e creativa - che sta qui all'Isolotto).
martedì 9 ottobre 2007
Dear World Can't Wait Supporter,
There are War Criminals in the White House – Drive them Out NOW! No Attack on Iran!
World Can’t Wait is working to create a political atmosphere to prevent an attack on Iran. Students, the anti-war movement, and all the people horrified by the Bush regime’s crimes, including the recent revelations that the White House has secretly returned to using “extreme” interrogation measures, must come to see this as their responsibility.
Diamo una mano a Debra Sweet.
Si sentisse mai mezza parola di sostegno a questa America.
lunedì 8 ottobre 2007
Povero Grillo, faceva l'ortolano,
dalla miseria e l'impegnò 'l gabbano.
Larinciunfelarillallera
larinciunferarillallà.
Povero Grillo, l'avea un campo di lino,
la Formicuzza gli chiese un filolino.
Disse lo Grillo: «Che cosa ne vuoi fare?»
«Calze e camicie: mi voglio maritare».
Disse lo Grillo: «Lo sposo sarò io».
La Formicuzza: «Sono contenta anch'io».
Ecco arrivati al giorno delle nozze:
un fiasco di vino e tre castagne cotte.
L'erano in chiesa, gli sta per dar l'anello,
il Grillo casca, gli si spaccò i' cervello.
La Formicuzza da i' gran dolore impazza;
sposa di fresco, la ritornò ragazza!
Le formicuzze e si vestian di nero
pe' accompagnare i' Grillo a i' cimitero.
Tutti i grillini e si vestian di bianco
pe' accompagnare l'amico a i' camposanto.
La Formicuzza dal grande dolore
prese le zampe, se le ficcò ni' core.
Versione alternativa
Sono le otto, di là dal monte Ovale
si sente dire che il Grillo stava male.
Sono le nove, di là dal porto
si sente dire che il Grillo è bell'e morto.
Sono le dieci, di là dal Monte Bianco
si sente dire che il Grillo è al camposanto.
Sono le undici, di là dal Monte Nero
si sente dire che il fatto non è vero.
È mezzanotte, di là dal Monte Stretto
si sente dire: bambini andate a letto.
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Ma volevo parlare di Beppe Grillo
Col pensiero a quanto scritto nel suo blog sui rom rumeni e col pensiero al quanto scritto nel suo blog da
http://salamelik.blogspot.com/2007/10/grillo-e-lisola-delle-sirene.html.
Sono due blog che fanno parte dei miei feeds, del mio becchime giornaliero, per poter rimanere informato senza leggere il Corriere o Repubblica.
Sherif El Sebaie considera perduto per noi il Beppe Grillo ormai internazionale. Acquisito ormai al blocco populista-fascista, inevitabile sbocco finale. Anche Santoro...
A Sherif, a me stesso, io dico:
anche la Bibbia è utilizzabile da populisti e fascisti, da sionisti e neocon, vaticano e Opus Dei...Questo non vuol dire che gliela debba regalare. Almeno il Nuovo Testamento provo a utilizzarlo ai miei fini. Così il Grillo. Se leggo i commenti ci trovo di tutto. Populisti e fascisti, democratici e antifascisti. Ma la massa di notizie altrimenti criptate che ci regalano Santoro e Grillo è determinante in questo momento per noi che viviamo in un mondo massmediafatto dove il terrorista globale si veste da poliziotto per farsi aiutare da te a dar la caccia al pacifista vero trasformato in terrorista con l'aiuto degli effetti cinematografici...Insomma fa bene Sabina Guzzanti a servirsi di Grillo per pubblicare la replica che Riotta nasconde... E Marco Travaglio a chi lo diamo?
Viviamo in un sistema concentrazionario e siamo costretti ad assumere in noi l'equivoco, a vivere l'ambiguità. Espressa così bene - in negativo - da quel poveraccio che ripete "ma io sono di sinistra" mentre si eccita a veder Grillo che inforca, come un diavolo di Malebolge, "tutti i rom rumeni": un pogrom.
Aiutiamo il grillo a non cascare spaccandosi il cervello. Non ficchiamoci le zampe nel cuore. Sono le 11, di là dal monte nero si sente dire che il fatto non è vero. Il grillo non è morto.
Mandiamo a letto i bambini, ma noi adulti e vaccinati sarà bene che rimaniamo svegli. Comunque cerchiamo di dormire con gli occhi aperti. O stabiliamo turni di guardia. E mutande di latta.
domenica 7 ottobre 2007
Bruce Springsteen
Scarce sent in this video and rough transcript of Bruce Springsteen’s appearance on NBC this morning. He slammed the Bush administraion over the way they have attacked our core US values. He sums it up nicely, wouldn’t you say?
(Lo scrive Debra Sweet)
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“This is a song called Livin’ In the Future. But it’s really about what’s happening now. Right now. It’s kind of about how the things we love about America, cheeseburgers, French fries, the Yankees battlin’ Boston… the Bill of Rights [holds up microphone, urging crowd to cheer] … v-twin motorcycles… Tim Russert’s haircut, trans-fats and the Jersey Shore… we love those things the way womenfolk love Matt Lauer.
Questa è una canzone chiamata vivere nel futuro. Ma è davvero ciò che accade ora. Proprio ora. Si tratta di cose che noi siamo soliti amare come America, cheeseburgers, patatine fritte, gli Yankees che battono i Boston… la Carta dei diritti [alza il microfono, fai svegliare la gente] … raids di moto… il taglio di capelli di Tim Russert, i trans-grassi e il Jersey shore… amiamo queste cose come le donne amano Matt Lauer.
But over the past six years we’ve had to add to the American picture: rendition, illegal wiretapping, voter suppression, no habeus corpus, the neglect of our great city New Orleans and its people, an attack on the Constitution. And the loss of our young best men and women in a tragic war.
Ma negli ultimi sei anni abbiamo dovuto aggiungere al quadro americano: resa, illegale intercettazione, soppressione del voto, negazionedell'habeus corpus, abbandono della nostra grande città New Orleans e del suo popolo, un attacco alla Costituzione. E la perdita dei nostri migliori giovani uomini e donne in una tragica guerra.
This is a song about things that shouldn’t happen here—happening here.”
Questa è una canzone di cose che non dovrebbero succedere qui - e che stanno succedendo.
Incontro con Urbano Cipriani, studioso di Dante e del Casentino
giovedì 4 ottobre 2007
Il 14 ottobre darò il voto a lei e 5 € al PD (perdone, amigo)
Tatticamente. Per ridimensionare Veltroni, buon critico cinematografico, gentile, simpatico, molto signore. Ha sostenuto la titolazione della stazione Termini a Carol Vojtila. L'ateo bigotto è cinico; non sbigottisce mai di fronte alle quotidiane pie banalità e sante trivialità vaticane. Il credente bigotto lo è un po' meno. E' capace di sbigottirsi, qualche volta, di fronte alle predette. Certo, con beneficio d'inventario. Me la troverò contro sull'eutanasia, ma sarà più flessibile sul testamento biologico, sarà dura con le cellule staminali e tutta la biotecnologia. In famiglia alle ultime elezioni ci siamo distribuiti tra Di Pietro e Diliberto. Continueremo a essere estravaganti, giudicando al momento e caso per caso. Domani la vedrò in Palazzo Vecchio, salone dei 200, insieme al Vicesindaco Matulli, a D.Mazzi (quello rimosso da parroco dell'Isolotto, non il consulente RAI) e a Luciana (quella della Kimeta=stireria sartoria per donne rom). Ore 17. Viene presentato un testo scritto di parole pronunciate a Scandicci nel 1987 o giù di lì. Povera laicità. Se potete procurarvi il libro leggete l'intervento di Padre Balducci. Purtroppo oggi mala tempora currunt.
Come dicevan gli alpini scrivendo dal fronte in quel mattatoio del 15-18 (per eludere la censura): "Avanziamo vangando". Coraggio, amici. Resistere, resistere, resistere.
Venerdì 5 ottobre 2007- ore 17.00 nel Salone de’ Dugento del Palazzo Vecchio
per la presentazione del libro
Laicità nella società, nello stato, nella ChiesaIntroduce Giuseppe Matulli vicesindaco del Comune di Firenze., Ministro della Famiglia, sul tema "Cogliere la sfida di una nuova laicità: il pluralismo etico, religioso, culturale".
edito dal Comune di Firenze e dall’Archivio storico della Comunità dell’Isolotto, a cura di Enzo Mazzi, Tina Savitteri, Stefano Toppi, prefazione di Giuseppe Matulli, contributi inediti di Ernesto Balducci, Giuseppe Barbaglio, Ciro Castaldo, Giulio Girardi, Pietro Ingrao, Hans Küng, Benedetta Liberio, Domenico Maselli, Enzo Mazzi, Lidia Menapace, Giorgio Spini, contributi di sei gruppi di studio delle comunità cristiane di base italiane.
Intervengono:Rosy Bindi - Luciana Angeloni,
Lettura di alcuni brani a cura di Tina Savitteri.
sul tema: "Buone pratiche di laicità nell’esperienza di rapporti fra donne del territorio e donne rom del Poderaccio che ha prodotto il Laboratorio Kimeta, esperienza raccontata nel libro "Mani di donne".
Aggiornamento post-factum
Video integrale dell'incontro in Palazzo Vecchio, suddiviso singoli per interventi.
And once again, I cannot sleep
Walk out the door and up the street
Look at the stars beneath my feet
Remember rights that I did wrong
So here I go
Hello, hello
There is no place I cannot go
My mind is muddy but
My heart is heavy, does it show
I lose the track that loses me
So here I go
oo oooooo ooo ooo oo oooo...
And so I sent some men to fight,
And one came back at dead of night,
said "Have you seen my enemy?"
said "he looked just like me"
So I set out to cut myself
And here I go
oo oooooo ooo ooo oo oooo...
I'm not calling for a second chance,
I'm screaming at the top of my voice,
Give me reason, but don't give me choice,
Cos I'll just make the same mistake again,
oo oooooo ooo ooo oo oooo...
And maybe someday we will meet
And maybe talk and not just speak
Don't buy the promises 'cause
There are no promises I keep,
and my reflection troubles me
so here I go
oo oooooo ooo ooo oo oooo...
I'm not calling for a second chance,
I'm screaming at the top of my voice,
Give me reason, but don't give me choice,
Cos I'll just make the same mistake (REPEAT) again
oo oooooo ooo ooo oo oooo...
So while I'm turning in my sheets
And once again, I cannot sleep
Walk out the door and up the street
Look at the stars
Look at the stars, falling down,
And I wonder where, did I go wrong.